REGOLAMENTO SERVIZIO INTERNET

Obiettivi del servizio

La Biblioteca di Mairano riconosce l’utilità dell’informazione elettronica per il soddisfacimento delle esigenze informative ed educative della comunità. La Biblioteca di Mairano offre gratuitamente ai propri utenti l’accesso a internet come ulteriore strumento di informazione rispetto alle fonti tradizionali.Internet è una risorsa che in biblioteca deve essere utilizzata in coerenza con le funzioni e gli obiettivi fondamentali della stessa, così come determinati dal Regolamento di Biblioteca: internet in biblioteca è da intendersi dunque prioritariamente come fonte di informazione per finalità di ricerca, studio e documentazione.

Qualità dell’informazione

La responsabilità delle informazioni presenti in internet è propria di ogni singolo produttore: spetta all’utente vagliare criticamente la qualità delle informazioni reperite.La biblioteca non ha il controllo delle risorse disponibili in rete, né la completa conoscenza di ciò che internet può mettere in ogni momento a disposizione del pubblico, la stessa non è quindi responsabile per i contenuti offerti

Regolamento

• La postazione multimediale è a disposizione degli utenti iscritti alla biblioteca in possesso delle basilari nozioni informatiche.

• La postazione multimediale è strumento utile per il soddisfacimento delle esigenze informative ed educative, ogni altro utilizzo non è consentito.

• L’utilizzo del computer è libero e gratuito; la postazione può essere utilizzata per un massimo di 30 minuti al giorno, possono essere concessi prolungamenti se nessuno è in attesa. Non è consentita la prenotazione del computer.

• L’acceso alla postazione è consentito di norma a non più di due persone contemporaneamente.

• Ogni utente che si colleghi a Internet si assume in pieno la responsabilità sull’uso delle informazioni ritrovate.

• E’ comunque vietato collegarsi a siti non consoni ad un luogo pubblico frequentato anche da minorenni. All’utente che venisse meno al rispetto di questa norma verrà interdetto l’accesso alla biblioteca.

• Considerata la vastità delle informazioni reperibili, che in alcuni casi limite possono sconfinare nell’illecito, saranno effettuati controlli periodici sui siti visitati dagli utenti; in caso di necessità verranno segnalate eventuali situazioni sospette alle forze di pubblica sicurezza.

• Minori: possono navigare solo se i genitori saranno venuti personalmente a firmare la liberatoria relativa o se fanno pervenire al bibliotecario tale liberatoria accompagnata da fotocopia di un documento di identità; essa informa tra l’altro della mancanza di qualsiasi filtro alla navigazione. Ai genitori viene consegnato un documento relativo ai rischi che corrono i minori in Internet e ci si accerta che ne abbiano preso visione e siano comunque consapevoli dei suoi contenuti.

• All’atto dell’accensione del personal computer assegnato in uso, gli utenti sono invitati a segnalare eventuali anomalie riscontrate, così da evitare improprie attribuzioni di responsabilità per i guasti che venissero rilevati.

Raccomandazioni per la sicurezza dei minori ad uso dei genitori

Le presenti Raccomandazioni sono destinate ai genitori, o a chi ne svolge le funzioni, allo scopo di informarli sugli eventuali rischi nei quali i minori possono incorrere utilizzando Internet, e di suggerire qualche soluzione. Per consentire ai minorenni di accedere alla postazione Internet chiediamo ai genitori di prendere personalmente visione di queste raccomandazioni.
Premessa
Internet costituisce la più vasta rete di reti di computer esistente. Creata come strumento per lo scambio elettronico di informazioni tra un limitato numero di organizzazioni, essa si è velocemente estesa a livello mondiale, aprendosi anche a privati cittadini e modificando così, profondamente, la sua funzione originaria.

Internet, oggi, offre non solo la possibilità di scambio di informazioni, ma anche una gamma di servizi sempre più ampia e diversificata: dalla posta alle conferenze elettroniche, dai servizi gratuiti per i cittadini ai servizi commerciali, fino alle operazioni finanziarie.
Internet, dunque, è nato come strumento per gli adulti. Benché attualmente siano disponibili in rete servizi informativi, educativi e ricreativi specificamente destinati ai bambini e ragazzi, il libero accesso ai siti e l’assenza di un efficace sistema di controllo dell’uso da parte di questi, rendono possibile che i ragazzi si trovino ad imbattersi in situazioni poco appropriate o addirittura rischiose.

Quali i rischi?

Gli eventuali rischi per il minore possono riguardare:

1. la sua tutela intellettuale ed educativa:

• l’attendibilità non sempre garantita delle informazioni presenti in rete;

• il facile accesso a siti con contenuti scabrosi, violenti, razzistici;• il libero accesso a chat via web che affrontano i temi più vari e senza alcun controllo sulla qualità degli interventi;

 

2. la sua sicurezza personale:

• la comunicazione di dati strettamente personali (nome, età, indirizzo, telefono, ecc.), anche quando indirizzata a persone ritenute di fiducia, per la possibilità che i dati stessi siano catturati da altri utenti e utilizzati per scopi illeciti;

• l’anonimato o la possibilità che gli interlocutori del minore si presentino sotto falsa identità (nome, età, interessi, ecc.) per carpirne con l’inganno l’attenzione e la fiducia a fini illeciti o lesivi del suo equilibrio psicologico o della sua incolumità;

 

3. la sicurezza finanziaria personale o dei genitori:

• possibilità di fare acquisti – anche di grossa entità – e di eseguire operazioni finanziarie dietro semplice comunicazione del numero di carta di credito;

• possibile uso improprio, da parte di terzi che li catturino, delle coordinate e dei dati bancari (conti correnti, numeri di carte di credito, ecc.) inviati in linea;

 

4. la sicurezza legale, poiché è possibile incorrere, anche non intenzionalmente, in infrazioni a leggi vigenti (con conseguenze civili o penali), quali:

• la violazione del copyright (scarico e riutilizzazione – senza autorizzazione dell’autore – di testi, fotografie, immagini, partiture, ecc.; copia e distribuzione di software non definito di "pubblico dominio" o shareware);

• la violazione della privacy (in caso di comunicazione a terzi di dati personali non riguardanti se stessi);

• l’accesso non permesso a sistemi informativi privati (hacking).

 

Esistono varie soluzioni che si possono adottare in ambito familiare per limitare in qualche modo l’accesso indiscriminato dei minori ai siti ed evitare che siano contattati da altri per scopi illeciti. Tali soluzioni possono contemplare filtri automatizzati ai siti, blocco di certi indirizzi. La Biblioteca di Mairano però, in questa fase, non ha installato sulle proprie postazioni programmi o protezioni fra quelle pure disponibili in commercio perché ne è stata dimostrata, oltre alla facile aggirabilità, anche la scarsa efficacia. L’unica soluzione che si ritiene valida e praticabile (l’educazione all’uso) non può essere adottata in Biblioteca perché essa non è attualmente in grado di erogare un servizio di assistenza alla navigazione e di educazione all’uso di Internet dei minori tale da poter garantire ai genitori l’assenza di rischi.

 

L’educazione all’uso

È senz’altro la soluzione più impegnativa, ma anche la più efficace. Essa richiede all’adulto la conoscenza di Internet e una buona esperienza di "navigazione", oltreché un rapporto di confidenza e fiducia con il minore.
L’adulto deve essere in grado di spiegare in maniera esauriente (assumendo il ruolo di persona dotata di esperienza e di guida, piuttosto che di censore) quali sono le risorse presenti sulla rete, mettendo al contempo in guardia contro eventuali rischi della navigazione e suggerendo un codice di comportamento attento e responsabile.

Le regole da seguire potrebbero essere sintetizzate come segue:

• fare esperienze di navigazione comune;

• stabilire insieme, in un clima di "complicità" reciproca, i siti che meritano di essere visitati oppure no;

• spiegare come funziona la pubblicità in linea e quali possono esserne gli scopi;

• convincere il ragazzo della necessità della riservatezza dei dati personali e della famiglia;

• spiegare che un atteggiamento di scarsa responsabilità in rete può far incorrere, anche inconsapevolmente, in illeciti. 

Ultima modifica: Mar, 13/10/2015 - 13:06